Ritorno allo sport dopo un intervento chirurgico protesico al ginocchio
Il ritorno allo sport dopo un intervento chirurgico protesico al ginocchio è un aspetto di rilevante importanza nell’ambito del benessere psico-fisico. La crescente frequenza con cui vengono impiantate protesi al ginocchio, anche in pazienti giovani, richiede un’attenzione particolare alla riabilitazione e al reinserimento nell’attività fisica.
Mentre un tempo il paziente che si sottoponeva a chirurgia protesica aveva come unico intento il deambulare senza dolore e possibilmente senza ausili, oggi le richieste funzionali sono decisamente aumentate, rappresentando una vera e propria sfida per il chirurgo ortopedico che si trova a dover soddisfare esigenze diverse, come il tornare a sciare o giocare a tennis.
Il recupero dopo intervento chirurgico protesico al ginocchio
Il pieno recupero funzionale dopo un’intervento di chirurgia protesica, passando attraverso fasi riabilitative con focus sul rinforzo muscolare e sulla ripresa della articolarità e stabilità della articolazione interessata, consente anche un ritorno a quelle semplici attività aerobiche fondamentali per una prevenzione cardiovascolare soprattutto nelle fasce di età più coinvolte dal processo degenerativo artrosico.
Diversi studi hanno dimostrato un miglioramento nel fitness cardiologico misurato come durata dell’ esercizio, massimo carico di lavoro e picco di consumo di ossigeno dopo protesica di ginocchio, con risultati più evidenti nei pazienti con maggiore disabilità pre intervento.
È essenziale però non trascurare i possibili rischi e le complicanze associati alla pratica di sport, soprattutto quando si è portatori di una protesi articolare. Questi rischi possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
- Instabilità
- Mobilizzazione asettica
- Fratture periprotesiche
- Usura del polietilene
Linee guida per il ritorno all’attività sportiva dopo intervento chirurgico al ginocchio
Nonostante la mancanza di un consenso definitivo sulla definizione di “ritorno all’attività sportiva” nella letteratura scientifica, è stata sviluppata una classificazione per guidare i pazienti protesizzati che desiderano riprendere l’attività fisica.
Attività raccomandate:
- Cyclette
- Camminata
- Nuoto
- Sci di fondo
- Ballo
- Attività aerobica in acqua
Attività raccomandate solo per atleti esperti:
- Golf
- Escursionismo
- Pattinaggio su ghiaccio o in linea
- Arrampicata
- Tennis in doppio
- Equitazione
- Bocce
- Downhill
- Sci
Attività sconsigliate:
- Pallacanestro
- Baseball/Softball
- Pallavolo
- Calcio
- Pallamano
- Tennis singolo
- Karate
- Sci d’acqua
- Attività aerobiche ad alto impatto
È importante sottolineare che le attuali linee guida non sono ancora basate su evidenze scientifiche, ma piuttosto su opinioni ed esperienze esperte.
Scelta della protesi al ginocchio per atleti: considerazioni e funzionalità
Tuttavia, è necessario distinguere tra due tipologie di protesi al ginocchio: la protesi monocompartimentale e la protesi totale. La protesi monocompartimentale, risparmiando i legamenti crociati, permette il mantenimento del fulcro biomeccanico del ginocchio, preservando così la cruciale funzione propriocettiva di tali legamenti. Pertanto, per gli atleti di alto livello o per i pazienti che desiderano continuare a partecipare a competizioni e a gare, si consiglia ove possibile, l’impianto di una protesi monocompartimentale. Questo perché la sostituzione dell’intera articolazione, comportando il sacrificio dei legamenti crociati, nonostante possa garantire un buon recupero funzionale e una biomeccanica simile a quella naturale, non è sufficiente per consentire un ritorno completo all’agonismo competitivo.
Tempi di recupero e ritorno all’attività sportiva:
Si stima che il ritorno all’attività sportiva a basso impatto, dopo un intervento di protesi totale al ginocchio, sia intorno alle 13 settimane e di 12 settimane dopo una un intervento di protesi monocompartimentale al ginocchio. La percentuale di pazienti che riprende attività sportive a basso o medio impatto è elevata, oscillando tra il 90% e il 100%. Tuttavia, il ritorno all’attività ad alto impatto è più controverso e meno frequente. Dopo tre mesi dall’intervento, solitamente si consiglia la ripresa del nuoto e della bicicletta. A sei mesi, si valuta l’integrazione protesica, il recupero muscolare e posturale, l’assenza di dolore e l’instabilità prima di concedere la ripresa di altri sport.
Innovazioni e prospettive per il futuro della chirurgia protesica
Le continue innovazioni nel campo delle protesi articolari, sia a livello dei materiali utilizzati che delle tecniche chirurgiche adottate, stanno consentendo a una sempre più alta percentuale di pazienti protesizzati di praticare sport, ampliando costantemente la gamma di attività sportive praticabili. I nuovi design protesici, avvicinandosi sempre più alla anatomia e alla biomeccanica nativa del ginocchio, permettono a noi chirurghi di posizionare degli impianti sempre piu performanti, permettendo al paziente un ritorno alle attività preferite.
In conclusione il ritorno allo sport dopo un intervento chirurgico di protesi articolare, rappresenta una sfida significativa, ma raggiungibile, nell’ambito dell’ortopedia. In generale, lo sport non è assolutamente vietato al soggetto portatore di protesi d’anca o di ginocchio, sia totale che monocompartimentale. Attraverso una corretta e costante gestione riabilitativa, insieme da una stretta collaborazione tra paziente, chirurgo ortopedico e equipe riabilitativa, è possibile ottimizzare i risultati funzionali e consentire al paziente di tornare in modo sicuro e soddisfacente alla propria attività sportiva.