Legamento crociato anteriore(LCA)
La struttura del legamento crociato anteriore e il suo ruolo nel sostegno del ginocchio
Il legamento crociato anteriore (LCA) è una delle principali strutture che stabilizzano il ginocchio. Si trova al centro dell’articolazione e collega la tibia con il femore.
La sua struttura è composta da fasci di fibre che si incrociano a formare una “X”, da cui deriva il suo nome. Il ruolo principale del legamento crociato anteriore è quello di prevenire il movimento eccessivo in avanti della tibia rispetto al femore, garantendo così la stabilità del ginocchio durante l’attività fisica.
Questo legamento svolge un ruolo cruciale nel mantenere l’integrità strutturale del ginocchio e la sua lesione può compromettere gravemente la funzionalità articolare.
Le cause e la diagnosi delle lesioni del legamento crociato anteriore
Le lesioni del LCA possono essere causate da vari meccanismi traumatici, tra cui il valgo rotazione esterna, il varo rotazione interna, l’iperflessione e l’iperestensione.
Queste lesioni sono spesso accompagnate da una sensazione di “crack” e instabilità nel ginocchio, seguite da emartro, sviluppandosi di solito 12 ore dopo la lesione. Test clinici come il Lachman test e il Pivot Shift vengono utilizzati per una valutazione articolare completa.
La diagnosi è principalmente clinica, ma la valutazione radiografica può fornire ulteriori informazioni e identificare altre lesioni. La frattura di Segond è un segno indiretto di lesione del LCA, che può essere evidenziato nelle radiografie con proiezione AP.
Tuttavia, la risonanza magnetica del ginocchio è di grande aiuto poiché può valutare con maggiore precisione le lesioni del LCA e le lesioni associate.
Trattamento delle lesioni del legamento crociato anteriore
Il trattamento delle lesioni del LCA è principalmente chirurgico, eccetto per i pazienti con scarse richieste funzionali o con compromissione artrosica avanzata.
Durante il periodo tra il trauma e l’intervento chirurgico, il recupero del ROM e gli esercizi in isometria sono incoraggiati per ripristinare il tono del quadricipite.
Le considerazioni per l’intervento chirurgico includono l’età del paziente, l’attività sportiva, il grado di instabilità rotatoria e lesioni associate, in particolare quelle meniscali.
Per quanto riguarda le tecniche di ricostruzione del LCA, il punto principale è la scelta del trapianto:
per anni la tecnica con prelievo del tendine rotuleo è risultata il gold standard nella chirurgia di ricostruzione del LCA, ma negli ultimi anni il numero di ricostruzioni con semitendinoso e gracile è costantemente aumentato fino a diventare la prima scelta di molti chirurghi.
In realtà, la scelta del trapianto dipende da vari fattori, in primis l’ esperienza del chirurgo e le richieste funzionali del paziente. In linea generale, possiamo (in maniera semplicistica) riassumere dicendo che il tendine rotuleo, presentando due “bratte”ossee alle estremità, e garantendo quindi un interfaccia osso/osso, sembra garantire una maggiore stabilità nel primissimo periodo post operatorio, ma è gravato da un tasso più alto di complicanze perioperatorie, in particolare i dolori dell’apparato estensore.
Il prelievo con semitendinoso risulta meno invasivo nell’immediato post operatorio e garantisce una stabilità quantomeno equivalente al tendine rotuleo a distanza di tre mesi, per cui, a mio parere, rappresenta la scelta di elezione a meno che si tratti di atleti professionisti che necessitino di una riabilitazione più aggressiva.
La tecnica chirurgica richiede che il nuovo legamento passi attraverso fori transossei creati specificamente e sia fissato il più vicino possibile alla posizione originale del legamento.
Dopo l’intervento, il ritorno alle attività quotidiane avviene di solito entro 20 giorni. Il ritorno all’attività sportiva è variabile, ma di solito avviene tra i 3 e i 6 mesi successivamente all’intervento.
L'intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore
L’intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore è un intervento comune per riparare questa importante struttura del ginocchio.
Durante l’operazione, il chirurgo utilizza un pezzo di tessuto prelevato dal paziente o da una fonte esterna per creare un nuovo legamento crociato anteriore.
Questo nuovo legamento viene quindi fissato nella posizione corretta all’interno del ginocchio utilizzando viti o altri dispositivi di fissaggio. L’intervento chirurgico ha lo scopo di ripristinare la stabilità del ginocchio e consentire al paziente di tornare alle normali attività fisiche.
È un processo complesso che richiede un’attenta valutazione pre-operatoria e una riabilitazione post-operatoria adeguata per garantire il successo dell’intervento e prevenire future lesioni al legamento crociato anteriore.
La riabilitazione post-operatoria e la prevenzione delle lesioni al legamento crociato anteriore
La riabilitazione post-operatoria è un passaggio fondamentale per il recupero dopo l’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore.
Durante questa fase, si lavora per ripristinare la forza e la stabilità del ginocchio, riducendo il rischio di lesioni future al legamento ricostruito. Gli esercizi di riabilitazione indicati includono la mobilizzazione articolare, il potenziamento muscolare, l’equilibrio ed il controllo motorio.
È importante seguire attentamente il programma di riabilitazione prescritto dal chirurgo ortopedico Bolle Gabriele, che sarà personalizzato in base alle esigenze individuali di ogni paziente.
Inoltre, per prevenire ulteriori lesioni al legamento crociato anteriore, è consigliabile adottare precauzioni durante le attività fisiche, come indossare adeguati dispositivi di protezione e fare attenzione a movimenti bruschi o improvvisi che potrebbero mettere a rischio il ginocchio.